Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da L'Eco del Chisone del 18-07-1991
Dopo la forte polemica
Una nota di Maccari sul soccorso emergenza
Il provvedimento regionale di sospensione del "Servizio di soccorso urgente territoriale" dell'USSL 43, avendo
avuto ampio risalto, anche con toni polemici, presso gli organi d'informazione, richiede alcune ulteriori
considerazioni: si è già sottolineato e non occorre insistere sul fatto che la decisione dell'USSL
è stata assunta al di fuori di ogni seria programmazione con il DEA di riferimento presso l'Ospedale
Civile di Pinerolo e totalmente al di fuori rispetto all'organizzazione ed al coordinamento dell'emergenza
sanitaria previsto nei piani di attività e spesa locali e regionali.
Fra l'altro, la deliberazione dell'USSL 43 è stata trasmessa alla Regione via fax a cose fatte, parecchio
tempo dopo la sua adozione.
Tuttavia occorre sottolineare alcuni ulteriori elementi di riflessione. Il Servizio di emergenza sanitaria 24 h
al giorno, come è noto sarebbe aggiuntivo rispetto alla molteplicità dei servizi dedicati
all'emergenza già attualmente funzionanti. Al di là dell'ottimale funzionamento dei servizi di
ambulanza convenzionati con le croci e della guardia medica notturna, la Regione Piemonte ha già dato
l'autorizzazione alla USSL della Val Pellice per l'attivazione del servizio di guardia medica "turistica",
funzionante ogni giorno dalle ore 8 alle 20 da almeno tre anni per tutti i comuni della valle e per il periodo
dal 17 luglio al 15 settembre.
Inoltre, rispetto ai casi più gravi, è al servizio anche della Val Pellice, l'eliambulanza
dislocata a Torino presso il CTO ma in grado di raggiungere ogni località della valle in 15-20 minuti al
massimo, con a bordo medico anestesista-rianimatore e tutta la strumentazione necessaria per un intervento
rapido e qualificato che in questi anni di funzionamento ha già salvato tante vite umane: in due anni e
mezzo, gli interventi dell'elicottero attrezzato sono stati in Val Pellice una sessantina, tuttavia fra questi i
casi più gravi in due anni, sono stati unicamente due.
Nel primo caso un incidente stradale accaduto a Torre Pellice il 22 luglio 89, l'elicottero chiamato alle ore
15,11 è giunto sul posto alle 15,28. Nel secondo caso, un altro incidente stradale dello scorso 9 giugno
1991 a Villar Pellice, l'eliambulanza, chiamata alle ore 7,50 era già ripartita con il paziente a bordo
alle 8,14. In nessun caso l'elisoccorso di emergenza quando richiesto dalla Val Pellice ha risposto negativamente
e per i 60 interventi è sempre prontamente partito.
Da notare che, al di là dell'elisoccorso, i pazienti trasportati in ambulanza al DEA di Pinerolo dalla
USSL 43 non raggiungono in genere una unità giornaliera (es. maggio '91, n. 29) mentre per le emergenze
di una certa gravità ovvero quelle che realmente richiederebbero mezzi e attrezzature per un soccorso
immediato, i casi sono pochissimi: negli ultimi due mesi al DEA di Pinerolo, dalla Val Pellice ne è
giunto uno soltanto.
In ogni caso le perplessità emerse non riguardano ne solo problemi di programmazione e di coordinamento
organizzativo, ne i costi aggiuntivi da sostenere: si tratta di un servizio che, per le particolari attrezzature
utilizzate, presuppone la disponibilità di medici qualificati, in possesso di una specifica
specializzazione di cui la guardia medica obiettivamente non dispone. In pratica ovvio che per rispondere
all'emergenza sanitaria, non basta mettere un medico a bordo di un'auto e tantomeno un medico giovane appena
laureato e senza esperienza. Sono oltre 50 i medici di guardia alternatesi nei servizi nel solo ultimo triennio.
Da notare che rispetto alla gestione di questi servizi di emergenza, la Regione, dovendo esercitare la propria
vigilanza, si assume una considerevole responsabilità anche ed in primo luogo sulla qualità del
servizio fornito; in quest'ottica l'iniziativa dell'USSL non disponendo dei tecnici opportunamente specializzati
non è certo affidabile. Inoltre una novità di grande importanza, rivoluzionerà a breve
termine tutta l'organizzazione dell'emergenza, mediante l'istituzione del numero unico (n. 118) che
apporterà di fatto sostanziose modifiche nel coordinamento dei servizi a cominciare dalle molteplici
frequenze-radio utilizzate oggi per le chiamate. Anche per questo, nessuna delle 63 USSL del Piemonte, ad
eccezione della Val Pellice, ha disposto modifiche ai propri servizi di emergenza in questo particolare momento
di transizione.
Da tenere presente che l'USSL 43 stessa, prima di attivare il controverso provvedimento era ben informata circa
le difficoltà a cui sarebbe andata incontro per tutte le motivazioni richiamate, ed in primo luogo per la
chiara ed inequivocabile necessità di accordarsi con il Dipartimento di Emergenza di riferimento a
Pinerolo.
La stessa USSL di Torre Pellice, nel proprio "piano di attività e spesa" approvato dalla Regione
(documento che indica in pratica che cosa si intenda fare nel triennio 1990-92) non trattava del "servizio di
emergenza sanitaria territoriale" limitandosi a rinviare l'eventuale attivazione ad atti successivi.
Eugenio Maccari
Assessore alla Sanità, Regione Piemonte
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