GIOVANNIRISSONE
PSICHIATRA
MANAGER DELLA SANITÀ PUBBLICA E DELL'EMERGENZA
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Giovanni Rissone - Manager della sanità pubblica e dell'emergenza
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Giovanni Rissone - Una vita da matto vestito da dottore

Curriculum vitae di Giovanni Rissone




Consulente internazionale per l'organizzazione sanitaria e per l'emergenza

Clicca per scaricare il Curriculum vitae (formato pdf) Il sottoscritto Giovanni Rissone, nato a Torino il 30/03/1948 e residente a Torre Pellice(TO), dichiara il suo curriculum formativo e lavorativo:

  • Laureato in medicina e chirurgia all'Università di Torino (1974).

  • Specializzato in Psichiatria all'Università di Torino (1979).

  • Partecipato e superato numerosi corsi formativi tra cui il primo corso di epidemiologia all'Istituto Superiore di Sanità a Roma.

  • In possesso dell'idoneità nazionale del Ministero della Sanità a Primario di Psichiatria conseguita a Roma nella sessione 1986.

  • Inserito nell'Albo Ministeriale degli idonei alla Direzione Generale delle ASL, ASO pubblicato nel '93/94 dal Ministero della Sanità e successivamente superato dal nuovo Ministro della Sanità on. Costa, per ampliarlo.

  • In possesso del certificato di Manager della Sanità, data 10/06/2002, avendo frequentato e superato il primo corso formativo di Sanità Pubblica, organizzazione e gestione Sanitaria per Direzione Generale di Azienda Sanitaria, organizzato dalla Regione Piemonte.

  • Ho lavorato dal 1975 al 1978 in diversi Osp. Psichiatrici (Fatebenefratelli, Racconigi, Collegno/Savonera).

  • Dal 1978 al 1995 sono stato Responsabile del Serv. Psichiatrico e suo creatore presso la neo-U.S.S.L. 43 della Val Pellice, territorio Valdese, che mi ha consentito di agire in libertà per creare e costruire servizi centrati sulla persona.

  • Sempre nella U.S.S.L. 43 sono stato il Coordinatore Sanitario dal 1981 al 31/12/1994 e responsabile del Serv. Ass. di base, sperimentando ed attuando i cambiamenti ed i servizi Sanitari nel costruire e realizzare la legge di Riforma psichiatrica (la 180) e la legge di Riforma Sanitaria (la 833) del 1978.
    Leggi scarsamente attuate in Italia ancora oggi nei contenuti, dopo 30 anni.

  • Dal 1/1/1995 al 4 agosto 1995 sono stato Direttore Generale dell'A.S.L 10 di Pinerolo, decaduto con gli altri D.G. per sentenza del T.A.R. per ricorsi sulle nomine a seguito di punteggi dati da commissioni di valutatori.

  • Dal 25 marzo 1996 al 17 febbraio 2002 sono stato Direttore Generale dell'A.S.L. 4 Osp. San G. Bosco Torino Nord Emergenza ed Ospedale Luigi Einaudi (ospedale che ho chiuso per un rapporto costo/beneficio per la popolazione molto negativo e dannoso).

  • I miei Maestri sono stati gli Scienziati e Psichiatri Prof. Franco Basaglia e Prof. Agostino Pirella da cui ho, anche, imparato ad osare la Libertà usando la Verità nell'onestà e responsabilità, per cambiare, e, realizzare con i fatti, buttandosi con coraggio, determinato, per fare nuove esperienze, il nuovo Paradigma del "Far Salute Mentale", superando sistemi chiusi esistenti, non solo i manicomi, per un sistema libero e aperto, allargandolo successivamente al "Far Salute" in generale nella attività di Coordinatore Sanitario prima e poi come Direttore Generale, da medico, quindi "con il malato prima nel cuore" (e poi "Staccare la spina" per poter essere Medico) e quindi motivato, rispetto ai miei colleghi, non medici, ma amministrativi o Medici Igienisti che non hanno fatto l'esperienza di vivere Medico.
    Anche per questo motivo un medico non aspira ad essere né vuole fare il Direttore Generale della Sanità in Italia, con le conseguenze gestionali per la creazione e produzione di un cambiamento organizzativo, culturale, professionale per servizi sanitari moderni, efficienti ed efficaci, centrati sulla persona, in un positivo rapporto costo/beneficio, in un sistema pubblico/privato integrato, territorio-ospedaliero per attuare il paradigma Far Salute.

  • Ho istituito la Segreteria Generale Permanente per Far Salute (The Health Promotion Secretariat) di cui sono il segretario, (deliberazione USSL 43 Regione Piemonte) con gli auspici dell'O.M.S., Regione Europea, e che si ispira alla "Carta Health Promotion" dell'O.M.S.: OTTAWA, 21 Novembre 1986.
    Costituita da membri e personalità importanti, dal Prof. Agostino Pirella a Don Luigi Ciotti, al Prof. Silvio Garattini, alla Sen. Franca Ongaro Basaglia quale membro della Commissione "Health Promotion" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e moglie dello Psichiatra Prof. Franco Basaglia (deceduto nel 1980), oltre che con l'amico Benedetto Saraceno, allora Responsabile del Servizio Salute Mentale dell'Istituto M. Negri di Milano, attualmente Responsabile Mondiale O.M.S. per La Salute Mentale a Ginevra.

  • Organizzatore di numerosi congressi nazionali ed internazionali su temi per la salute sia per la ricerca che per il confronto tra le esperienze. I più importanti:

    Convegno Nazionale a Torre Pellice "OBIETTIVO FAR SALUTE: SERVIZI E COMUNITÀ A CONFRONTO", 11 dicembre 1986 con il Patrocinio e la partecipazione del Ministro della Sanità Italiano Sen.Carlo Donat Cattin che preannunciò l'attuazione della Sanità in Aziende per responsabilizzare la gestione.
    Partecipi tra gli altri la Senatrice Franca Basaglia, Prof. Pirella, Pastore Taccia, Don Ciotti, Mons. Nervo, Prof. Michele Olivetti, Prof. Filogamo, Prof. Renga, Dott. Valpreda, Prof. Pandolfo, Sig.ra Galetti.

    Convegno Nazionale a Torre Pellice "LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA IN ITALIA: IERI, OGGI, DOMANI", 29 gennaio 1988 con il patrocinio del Ministero della Sanità Italiano e la partecipazione, in particolare di:
    Prof. Francesco Pocchiari, Direttore Istituto Superiore di Sanità.
    Prof. Sergio Paderni, Direttore Generale Servizio Programmazione Sanitaria del Ministero della Sanità.
    Prof. Luigino Bellani, Direttore Generale dei Servizi Veterinari del Ministero della Sanità.
    Prof. Giuseppe Rognoni, rappresentante di Veterinaria al Consiglio Superiore di Sanità.

    Il Primo Congresso Internazionale "I Servizi di Salute Mentale e La Ricerca", "Mental Health Services And Research" Torino 15 giugno 1989, organizzato con Benedetto Saraceno con il Patrocinio del W.H.O., Ministero della Sanità, Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri" e partecipanti i più importanti Ricercatori e Psichiatri Italiani ed Internazionali.

  • Autore di numerose pubblicazioni tra cui due libri editi da Rosenberg & Sellier:

    "Obiettivo Far Salute" e, con Benedetto Saraceno: "La Ricerca in Salute Mentale".

    L'O.M.S. ha da molti anni dichiarato le due leggi di Riforma Italiane, del 1978, tra le migliori nel Mondo, ed è vero, ma senza entrare in modo approfondito nel merito della qualità dei fatti, della loro realizzazione (cito l'O.M.S.):

    "Sono cambiate in Italia, in effetti, spesso le parole, come ad es. il Ministro della Sanità è diventato Ministro della Salute, permanendo invece una realtà sanitaria negativa in gran parte del territorio nazionale, molto ferma ancora ai vari vecchi sistemi chiusi ed a poteri strutturati, anche Universitari, decadenti, ma esistenti prima della legge, culturalmente e Professionalmente poco tendenti ad innovazioni, e condizionata dai prevalenti business of desease, locali, nazionali, internazionali, sul malato."

  • Sono stato membro attivo, negli anni '80, del Coordinamento Nazionale di Psichiatria Democratica per fare la Salute Mentale a partire dal superare la risposta dei Manicomi, P.D. che fu istituita anche per interloquire, acquisendo così una propria identità, con le forze politiche dello scenario di allora, dal Prof. Franco Basaglia nel 1973, con la successiva Presidenza del Prof. Agostino Pirella, succeduto al Prof. Franco Basaglia, deceduto il 29 Agosto 1980.

  • Ho realizzato le leggi con gravi ostacoli e mancanza di risorse finanziarie, anche stante, nel mio specifico, la bassa spesa storica iniziale e l'assenza di beni immobili per le sedi sia dell'USSL che dei servizi, a differenza di altre nuove USSL in cui, peraltro, non si fece molto, e numerosi furono e sono degli arresti e condanne da parte della Magistratura, anche con le successive ASL e ASO (dall'01/01/1995).
    Sia nell'ASL 10 di Pinerolo che nell'ASL 4 di Torino ripartii sempre da realtà socio-sanitarie fatiscenti con una spesa storica gravemente deficitaria.
    Per innovare e cambiare definii sempre Orizzonti ed Obiettivi straordinari per motivare e valorizzare gli operatori:

    Nella Ussl 43 la Riforma Psichiatrica e Sanitaria

    Nella ASL 10 la realizzazione di una Sanità Europea Italo-Francese

    Nella ASL 4 l'Emergenza Sanitaria Ospedaliera e la Sanità territoriale integrata.
    L'Ospedale S. Giovanni Bosco, da fatiscente appendice delle Molinette (il terzo Ospedale Italiano con l'Università), era chiamato "Quello delle ortiche", diventò all'avanguardia per l'Emergenza con nuove Specialità di livello Internazionale.
    Sempre nell'affermazione della metodologia dell'interazione ed integrazione nell'onestà ed umanità e libertà relazionale tra gli operatori e con i malati.

    A partire dal 1981 (istituzione delle USSL) ho inventato ed organizzato i nuovi servizi territoriali ex lege nella USSL 43, Comunità Montana Val Pellice, della Regione Piemonte:

    Distretti socio-sanitari
    Igiene pubblica
    Medicina Legale
    Veterinario
    Psichiatrico con Comunità Terapeutica, attività domiciliare, ambulatoriale ed il primo sistema di informatizzazione degli interventi Guardia medica
    Medicina Generale adottando le cartelle mediche orientate per problemi (C.M.O.P.) con la partecipazione dei Nuovi Medici
    Infermieristico domiciliare ed ambulatoriale integrato con i Medici di medicina generale con l'invenzione del sistema di informatizzazione dell'attività infermieristica ambulatoriale e domiciliare
    Creazione, per la prima volta in Italia, dell'Assistenza Domiciliare Socio-Sanitaria integrata (A.D.I.) con la Sig.ra Galetti, Resp. del Servizio Socio-Assistenziale
    Consultori Familiari
    Consultori Pediatrici
    Servizio per tossicodipendenti
    Fisiatria e Riabilitazione e logopedia ambulatoriale e domiciliare
    Neuropsichiatria infantile
    Pediatria
    Odontoiatria con prevenzione delle carie dentali
    Emergenza territoriale, anticipando la realizzazione del servizio 118

  • Dalla Val Pellice a Pinerolo a Torino ho realizzato sempre servizi integrati territorio/ospedale, servizi centrati sui bisogni delle persone, dalla prevenzione sanitaria all'emergenza.

  • Nel 1983 ho creato per la prima volta in Italia il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata Socio-Sanitaria (Assistenza Sanitaria Ospedaliera Integrata con quella territoriale e con i servizi socio-assistenziali).

  • Nel 1986 ho chiuso l'Osp. Mauriziano di Luserna S. Giovanni trasformandolo in Poliambulatorio Specialistico a seguito di indagine epidemiologica e dei bisogni di salute della popolazione.

  • Progettato e realizzato progetti di prevenzione delle malattie cardio-vascolari realizzando la prevenzione e cura dell'ipertensione arteriosa per tutta la popolazione con i medici di medicina generale, della carie dentale, del visus, tbc, scoliosi, criptorchidismo ed ha attuato progetti di educazione sanitaria, anche relativi all'alimentazione ed all'uso corretto dei farmaci con l'aiuto dei responsabili del "M. Negri", tra cui Saraceno e Gianni Tognoni, miei "Compagni di Strada".

  • Progettato ed organizzato, anticipando nel 1991 il 118 in Piemonte, l'emergenza anche dotando le ambulanze esistenti dei farmaci e delle tecnologie (tra cui il primo cardio-defibrillatore Europeo modulare a fibre ottiche ed i primi materassi a decompressione per i politraumatizzati gravi) e dei farmaci necessari, di cui erano prima totalmente prive, definendo una centrale operativa con la C.R.I. di Torre Pellice e la postazione dei mezzi di soccorso di altre Associazioni (Croce Verde) per tempi di attesa. L'inaugurazione della prima Ambulanza di Rianimazione nel 1991, realizzata con i soldi della popolazione a seguito di sottoscrizione pubblica della C.R.I. di Torre Pellice, che sostituì i pulmini-ambulanze esistenti per il soccorso, fu bloccata e impedita dall'Assessore Regionale alla Sanità della Regione Piemonte.
    Scaturì un vivace dibattito con l'Assessore anche sui Media.
    (L'Assessore fu poi arrestato per tangenti sull'Elisoccorso e condannato.)

  • Formato contemporaneamente, medici, infermieri e cittadini (200) per saper intervenire (cosa fare e cosa non fare) in casi di urgenza/emergenza sanitaria compresa la rianimazione cardiopolmonare (futura B.L.S.) con l'uso di un manichino elettronico computerizzato (Resusci Anne).
    Per i medici di Medicina Generale ed i medici di Guardia Medica il docente per la parte teorico-pratica è stato il Prof. Federico Olliveri.

  • All'A.S.L.10 di Pinerolo, costituita dall'accorpamento delle USSL 42-43-44, nominato Direttore Generale dal 1 gennaio 1995 al 4 agosto 1995, decaduto con tutti gli altri D.G. per sentenza del T.A.R. su ricorsi, ho realizzato la rianimazione, che era da 22 anni bloccata (dal 1978) con vari arrestati ed ho proseguito il progetto di una Sanità europea con il Briansonnaise (progetto CEE Interreg fatto nella USSL 43 nel 1993 ed approvato) per cui Sestriere venne a far parte, aderendo, dell'A.S.L.10 di Pinerolo.
    Avviato le procedure per l'acquisizione dell'ex Osp. Cottolengo quale sede dell'ASL e attività sanitarie.
    Avviato i servizi distrettuali nel processo dell'accorpamento nell'ASL 10 delle USSL 42, 43, Valdesi e Protestanti, con la USSL 44, cattolica.
    Iniziato il miglioramento dell'Ospedale Agnelli sia dal punto di vista strutturale che professionale/organizzativo.

  • All'A.S.L. 4 di Torino, nominato Direttore Generale dal 25 marzo 1997 al 17 febbraio 2002, ho continuato il lavoro sempre con la metodologia di operare in gruppo, integrati, per obiettivi e scegliendo gli operatori solo per merito, per la loro professionalità, onestà, umanità, impegno nella mission da me definita ufficialmente nell'ambito del piano sanitario Regionale.
    Fu realizzata, ma non fu però finanziata, a vantaggio di altri, come le Molinette, circa 500 miliardi in più di budget, il cui Direttore Generale fu arrestato.

  • Ho subito rifatto, perché inutile e sbagliato, il progetto ex art. 20, strutturandolo per le necessità e gli obiettivi dell'Osp. S. G. Bosco, inserendo 6 nuove funzioni dentro lo stesso budget. La nuova struttura di 6 piani è stata ultimata nel febbraio 2002 ed è a norma 626 con pronto soccorso per il triage, 7 sale operatorie, rianimazione, radiodiagnostica moderna, dialisi etc.

  • Ho istituito il bilancio per centri di costo di attività

  • Ho realizzato il primo Global Service nella Regione Piemonte, onestamente, con una Società privata per la gestione dei servizi di pulizia e mensa per gli operatori ed i ricoverati (pasto individuale personalizzato e preordinato da loro il giorno prima).
    La Società provvide a sue spese il totale rifacimento a norma di legge 626 delle cucine che trovai totalmente inagibili

  • In attuazione del Piano Sanitario Regionale ho attuato il DEA di secondo livello ed i relativi e seguenti servizi/reparti specialistici (autorizzati, ma senza averne ricevuto il finanziamento, nonostante le ripetute richieste ufficiali e le denunce anche sui media, dalla Regione Piemonte) ed il 17 febbraio 2002 fui l'unico Direttore Generale della Regione Piemonte a cui non fu rinnovato l'incarico per deficit, pur avendo rilevato al mio insediamento una spesa storica con un deficit di circa 90 miliardi di lire e nel 2001 il mio ospedale, il San Giovanni Bosco (di A.S.L., non di A.S.O.), fu valutato dal Ministro della Sanità il sesto in Italia per casemix, ospedale che era fatiscente nel 1996, quando presi servizio.

  • Ho realizzato con un'attività importante, con la metodologia dell'integrazione, dell'essere gruppo, tale da interessare per molti risultati sanitari eccezionali, i media regionali, nazionali ed internazionali, i seguenti servizi con la nomina e scelta libera dei relativi Primari:

    Direttore Sanitario (Nicola Giorgione)
    Chirurgia d'urgenza (Francesco Henrichens cui subentrò Renzo Leli)
    Medicina d'urgenza (Prof. Federico Olliveri)
    Dialisi-Nefrologia (Francesco Quarello)
    Gastroenterologia (Serafino Recchia)
    Ortopedia-Traumatologia (Maurizio Sansoni)
    Otorinolaringoiatria (Fabio Beatrice)
    Anestesia (Enrica Guglielmotti)
    Medicina interna (Massimo Giusti)
    Psichiatria (Luciano Sorrentino)
    Radiologia (Carlo Alberto Cametti)
    Chirurgia vascolare (Ferruccio Ferrero)
    Neurochirurgia (Giuseppe Oliveri)
    Cardiologia con Emodinamica ed Angioplastica (Riccardo Bevilacqua)
    Chirurgia maxillo facciale (Luigi Solazzo)
    Neuroriabilitazione (Letizia Mazzini)
    Unità di crisi Neurologica (Emergency Neurological) (Letizia Mazzini)
    Urologia chirurgica oncologica (Giovanni Muto)
    Rianimazione (Enrico Visetti)
    Pronto Soccorso (Antonio Sechi, American Tutor of Emergency)

  • Ho portato il S. G. Bosco, pur essendo un ospedale di A.S.L., a diventare riferimento internazionale per l'Emergenza sanitaria per l'O.M.S. e la Repubblica Popolare Cinese.
    Il numero di accessi (non di passaggi) al Pronto Soccorso del mio Ospedale erano 76.000 circa all'anno ed i ricoverati erano costituti per il 75% da persone portate in Pronto Soccorso dal 118, spesso per l'indisponibilità degli altri.
    Gli accessi al Pronto Soccorso variavano tra i 200 ed i 300 al giorno e di questi il 20/30% erano molto gravi: codici gialli/rossi dell'emergenza.
    Non rifiutavamo mai nessuna emergenza anche se con posti letto e sale operatorie occupate, in cui si operava 24 ore su 24.

    Due indicatori:

    Un uomo di 40 anni fu rianimato per 1 ora e 17 minuti e fu salvato da un gruppo dei miei operatori: 5 Medici e 15 infermieri.

    Un bambino di due anni, che si tranciò l'arteria carotide e giugulare sbattendo contro una porta a vetri di casa, fuori Torino, a Pinerolo, fu salvato in extremis da 2 dei miei 3 chirurghi vascolari, grazie ai Carabinieri che li portarono a massima velocità, a rischio della vita loro e dei miei, con la massima scorta (una seconda loro auto contromano), stante la non disponibilità alla richiesta del 118 dei chirurghi vascolari (16) che erano di turno quel giorno (Grand Gard) a Torino, ed operanti in un Ospedale di A.S.O. ed il ritardo, diventando notte, impedì al 118 l'intervento dell'elisoccorso per il trasporto dei miei chirurghi.
    Alle 2 di notte autorizzai, per il ricovero postoperatorio nel mio Ospedale, il noleggio di un letto di rianimazione pediatrico, stante la non disponibilità dell'Ospedale preposto.

    Il Tribunale dei Diritti del Malato lo classificò (12 ottobre 2000) al quarto posto nella graduatoria stilata sull'indagine fatta su 40 Ospedali Italiani monitorati, per efficienza e sicurezza.

  • In attuazione della convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri Italiano e la Azienda Sanitaria Locale 4, Ospedale San Giovanni Bosco Torino Nord Emergenza, sotto l'egida dell'Ambasciata Italiana a Pechino, nell'ambito di un confronto e scambio reciproco, ho firmato accordi (alla presenza dei relativi Ministri della Sanità Cinesi), nel 2001, per formare i medici ospedalieri cinesi per l'emergenza, a Pechino, Wuhan, Tai An, Shanghai, ed ospitò 110 tra medici, chirurghi, infermieri cinesi all'ospedale S. Giovanni Bosco quando ne era il Direttore generale, fino al 2002.

  • Nel 1998 disposi la formazione di medici pluriprofessionali per l'urgenza-emergenza nel Pronto Soccorso, Medici alla E.R., della prima ora, in Pronto Soccorso con l'istituzione del Primariato di P.S., che realizzai con attivazione del triage, alla Emergency Room, degli U.S.A., con la docenza dei migliori Specialisti miei, Europei e Statunitensi tra cui Enrichens, Visetti, Sechi, Leli, Cametti, Bevilacqua, Aprà, Della Corte, Delooze, A. Jagoda, W. Mallon, A. Kazzi, J. Olliman e dell'Università Cattolica.
    In pronto soccorso, sperimentalmente, fu istituita la figura del medico di Medicina Generale per i pazienti con codice basso di gravità.
    Nel 2000 i medici di Medicina Generale in P.S. visitarono 30.000 persone, snellendo l'attesa dei pazienti e favorendo le risorse per gli interventi in urgenza/emergenza.
    Fu sperimentata, inventandola, l'informatizzazione del Pronto Soccorso, del percorso dei pazienti.
    Feci fare il progetto esecutivo di un'Elisuperficie h. 24.

  • Avviato la sperimentazione dell'autotrapianto di cellule staminali da midollo osseo relativamente alla riproduzione delle cellule neuronali con loro inserimento neurochirurgico nel midollo spinale.

  • A livello territoriale:

    Attivato l'assistenza integrata e la prevenzione come in Val Pellice, USSL 43, Regione Piemonte.

    Realizzato il primo centro diurno pubblico Italiano per persone malate d'Alzheimer.

    Realizzato il cablaggio tra C.U.P. e tutte le farmacie dell'A.S.L. permettendo ai cittadini di prenotare esami e visite specialistiche nella farmacia sotto casa, non facendo più ore di coda.

    Inventato ed istituito il Pullmann Can go per assistere i tossicodipendenti in tutta Torino, ridurre i morti e favorire il recupero degli stessi superando l'esperienza del "camper" gestito con Don Luigi Ciotti, che interessava solo l'area territoriale di competenza dell'ASL 4 e che creava gravi disagi alla popolazione e relative forti ripercussioni politiche .

    Realizzato ed attivato l'RSA di via Botticelli a Torino, con il Comune struttura a dimensione "umana" per anziani ammalati non auto sufficienti.

  • Centuplicato l'assistenza socio sanitaria domiciliare integrata tra le risposte territoriali ed ospedaliere.

  • Affermato ed organizzato la metodologia dell'essere in gruppo, trasparenti e senza separazioni, ma in integrazione del sapere e saper fare specialistici diversi:

    Istituita una sola Rianimazione, a fisarmonica, secondo le necessità, da 8 a 15 letti, noleggiandoli transitoriamente, senza spostare i pazienti, ma con gli specialisti che si spostavano loro, pur perdurando ancora oggi Rianimazioni Specialistiche che con posti liberi non accettano pazienti di altre specialità ed i pazienti sono trasferiti da un ospedale all'altro, anche fuori Regioni.

    Le sale Operatorie erano solo distinte per sterilità di tipo d'intervento chirurgico, ma non erano dedicate a singoli Specialisti per Patologia, come di norma si verifica, ed operavano quindi, insieme, più specialisti sullo stesso paziente per affrontare insieme tutti i problemi esistenti, evitando le loro morti, oltre il minore costo per il numero di sale operatorie e personale necessario.



    Nel paradigma "Fare Salute" tutti, dai cittadini agli operatori amministrativi e sanitari, possono essere protagonisti od attori, io compreso.

                                                                                            Giovanni Rissone



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