Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da Focus del 08-2001
Va in arresto cardiaco, ma dopo un'ora si risveglia
Torino, 23 gennaio 2001.
Un'altra rianimazione record. Questa volta di un adulto: Sergio Ricci, 47 anni, sopravvive a un arresto
cardiaco di 72 minuti. Portato all'ospedale Giovanni Bosco per un lieve infarto, improvvisamente peggiora:
il suo cuore si ferma. È già in un pronto soccorso e quindi la rianimazione è
tempestiva. Ma senza risultato per molti, lunghi minuti.
I medici insistono. Di solito, dopo circa mezz'ora i medici rinunciano, poiché se si prosegue si
rischia di salvare un uomo condannato a una vita "da vegetale". Nel caso di Sergio Ricci invece i medici
prolungano la rianimazione per oltre un'ora, tenendo sotto controllo l'attività cerebrale. E l'uomo
si sveglia (un caso rarissimo): sta bene.
I medici riaprono la coronaria ostruita e dopo 15 giorni di riabilitazione l'uomo viene dimesso.
Da saper fare. L'assenza di danni al cervello dopo una mancanza di ossigeno così lunga in un
adulto è rarissima, per questo l'équipe torinese che ha rianimato Sergio Ricci ha intenzione
di far conoscere nel mondo della medicina questa vicenda eccezionale per mezzo di una pubblicazione
scientifica.
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