Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da L'Adige del 30-05-2001
Prima (pag.1)
Operata a Torino per una grave malformazione al viso, poi le sarà reimpiantato un orecchio cucito al braccio
Storico intervento per una mamma di Trento
Le hanno trasferito sotto la pelle dell'avambraccio sinistro I'orecchio tolto durante un'operazione per
rimuovere una grave malformazione che le aveva devastato il viso. Fra sei mesi sarà reimpiantato e
la donna, a cui è già stato ricostruito il viso, riacquisterà una fisionomia normale.
Il raro intervento chirurgico è stato compiuto all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino. La
paziente è una madre di 33 anni, giunta a Torino dopo una serie di inutili cure.
A pagina 30
Trento (pag.30)
Raro intervento su una cuoca trentina
Le hanno impiantato l'orecchio nel braccio per una grave malformazion
e
Il caso
Dopo una dolorosa odissea sanitaria, la donna, che ha 33 anni, è stata operata per 24 ore a Torino
dove le hanno ricostruito il volto.
Un angioma le aveva devastato il viso, la sua vita era in pericolo; ora sta bene, fra sei mesi l'organo
dell'udito sarà rimesso nella sua sede naturale.
Una cuoca di Trento, madre di una bambina di tre anni, è stata sottoposta ad un raro intervento
chirurgico per guarire una grave malformazione al volto, l'intervento è stato compiuto all'ospedale
S. Giovanni Bosco di Torino con una complessa procedura chirurgica: le hanno trasferito sotto la pelle
dell'avambraccio sinistro l'orecchio tolto durante un'operazione allo scopo di rimuovere la diffusa
malformazione che ormai le aveva devastato il viso.
Per la donna che ha 33 anni e lavora in una scuola materna della città si apre così una
speranza dopo una lunga e dolorosa odissea: si era rivolta infatti ad altri ospedali ma le cure non
avevano mai dato esito e anzi avevano peggiorato la sua situazione. Fra sei mesi, l'orecchio che le
è stato tolto dalla sede naturale e impiantato nel braccio, sarà nuovamente rimesso al suo
posto e la donna, a cui è già stato ricostruito il viso, riacquisterà una fisionomia
normale. Il raro intervento chirurgico è stato compiuto all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino.
"La donna - ha spiegato Luigi Sollazzo, chirurgo-capo dell'équipe che ha eseguito il 3 maggio
scorso intervento chirurgico - presentava un angioma di grandi dimensioni nel lato destro del volto,
complicato da una vasta malformazione delle dimensioni di 20 centimetri per lato e 10 di
profondità, costituita da un groviglio di grosse vene ed arterie del diametro di quasi 2
centimetri. Vi erano state già piccole emorragie e un trauma anche modesto ne avrebbe provocate di
ben più gravi, con conseguenze anche mortali".
"Siamo intervenuti - ha proseguito Solazzo - anche perché la massa era in progressiva crescita". La
donna è rimasta sotto i ferri 24 ore. Hanno operato due chirurghi e un neurochirurgo, che hanno
isolato la malformazione fino alla base del cranio e quindi l'hanno rimossa. La lesione comprendeva al
suo interno il padiglione auricolare destro, la cui cartilagine è stata asportata e "intascata"
sotto la cute dell'avambraccio. Fra sei mesi la parte in cui orecchio è stato "coltivato"
sarà asportata, con tanto di cute, arteria, vena e nervo, e posizionata nel cranio. I chirurghi
hanno anche provveduto a ricostruire il volto della donna nella parte devastata con pelle, muscolo,
arteria e vena prelevati dalla schiena.
"Dopo avere trascorso quattro giorni nel reparto di rianimazione - ha ancora spiegato il dottor Solazzo -
la donna è stata trasferita in quello di otorinolaringoiatria. È in buone condizioni,
autonoma, in grado di nutrirsi per via orale ed ha intatte le facoltà uditive, visive e verbali.
Sarà dimessa la prossima settimana".
Trento (pag.25)
Parla la mamma di Pergine a cui è stato applicato L'orecchio nel gomito. "Era una bomba, ora vivo tranquilla"
"Era una bomba che poteva scoppiare da un momento all'altro. Nel braccio m'hanno innestato l'orecchio che
è stato asportato. Tra sei mesi verrà riapplicato in posizione normale e allora questo
incubo sarà finito" - spiega Lorenza Milano, 33enne di Pergine dal letto dell'ospedale di Torino
dove la donna è ricoverata.
Con coraggio Lorenza ha affrontato ventiquattro ore e mezzo di sala operatoria, per asportare un tumore
benigno che fin dalla nascita le devastava il volto. Quale sarà ora il suo futuro? "Bellissimo -
risponde sorridente la giovane cuoca mamma di una bimba - Perché non ho più questa cosa e
adesso vivo tranquilla e serena". L'équipe medica del San Giovanni di Torino che ha operato la
donna trentina ha definito il delicato intervento chirurgico "perfettamente riuscito".
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