Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da Eco del Chisone del 28-03-1996
Dateci una spiegazione: perché il dott. Rissone non è stato confermato alla guida della Usl 10?
1- Ci sarà qualcuno che saprà darci una spiegazione? Perché il dott. Rissone non è
stato confermato alla guida dell'Usl 10, quella di Pinerolo e Valli, dove egli aveva iniziato un ottimo lavoro,
per la quale aveva preparato un ottimo programma di impegno e di sviluppo? Il dott. Rissone è stato
confermato, ma non a Pinerolo. I lettori-elettori mi seguano bene, perché questo mio discorso attiene alle
loro prerogative.
2- So di aver fatto una domanda inutile. Perché chi deve rispondere è la Giunta regionale, gli
attuali responsabili del governo del Piemonte. Essi appartengono al blocco di centro-destra, o, se vogliamo
essere più precisi, di destra. Nel blocco ci sono anche gli uomini che hanno una corrispondenza con i
nostri deputati uscenti, certamente ci sono assessori del Ccd che corrispondono al sen. Bonansea. Loro devono
darci una risposta. Sia chiaro che a me non interessa l'area culturale del dott. Rissone, che di area culturale
si tratta, non essendo uomo di partito. E sia chiaro che non ho più visto il dott. Rissone da quando ha
lasciato la Usl10 per via del famoso terremoto. A noi interessa il bene della Usl10 e la Usl10 ha un bene sommo
che sta nella capacita organizzativa e nello stimolo che riceve da chi la guida. Le istituzioni hanno bisogno di
persone valide.
3- Qualcuno sembra abbia detto che questa scelta cioè il dirottamento del dott. Rissone altrove ubbidisce
ad un criterio che certamente dovrà essere generale e cioè il vecchio adagio del nemo propheta in
patria. Ma poi scorrendo la lista dei nuovi direttori o commissari vedo che questo criterio non è stato
applicato altrove. Dunque non è questo il motivo. Ne mi si dica che il dott. Rissone è stato
trasferito in una Usl più importante e difficile per valorizzare le sue doti organizzative. Perché
in un primo tempo era stato dirottato a Mondovì.
E soprattutto non si dica che questo è un criterio applicato anche in altri settori della pubblica
amministrazione, perché non è assolutamente vero.
4- Dobbiamo procedere per esclusione. Non mi sembra che il dott. Rissone abbia interessi economici altri da
questa sua carica istituzionale. Insomma non c'è conflitto di interessi. Il dott. Rissone non è un
uomo che dirige una pubblica amministrazione avendo una ditta o una impresa privata che può avere
interessi, come invece succede a livello nazionale per un certo leader che tutti conosciamo e che preferisco non
nominare perché ne ho noia. Dunque escludo anche questo.
5- Rimane in piedi una ragione politica. Ma la ragione politica è una ragione troppo bella e nobile, se
avesse come termine di interesse il bene comune che nel nostro caso è il bene della Usl 10. No, qui
ragione politica sta per ragione partitica. Ma anche la ragione partitica potrebbe essere nobile e grande, se il
partito persegue il bene comune. Invece dobbiamo aggiungere a partito una parolina che è stata l'anima
dorotea della nostra politica per molti anni e che è ancora anima politica di molti, dato che non è
cambiato proprio niente, ma nella Giunta regionale governano persone della Prima Repubblica e di quella non
remota pratica. Certo questa è solo un'ipotesi. E le ipotesi esigono la ricerca delle prove. Ci dicano se
questo è stato il motivo o se ci sono prove per escluderlo. Prove vere e plausibili.
6- Lo schema comunque esiste. Bisogna vedere se è stato applicato per Pinerolo. Lo schema non è
ipotetico, ma esiste realmente, bisogna solo vedere se è stato applicato per Pinerolo. Lo schema è
il seguente: la democrazia e la conquista del potere e il potere va conservato il più a lungo possibile.
Per conservare il potere ci sono due strade: una indiretta, più lunga, meno appariscente ma alla fine
vincente che è quella di dare soddisfazione a criteri di competenza, di trasparenza e di bene comune,
l'altra è più diretta, immediata, sembra che renda di più nell'immediato che è quella
di tendere al bene del proprio gruppo, fazione, partito. Cioè si crea una feudo. E per creare un feudo
bisogna che tutti gli uomini della istituzione siano dei nostri. Il dott. Rissone è troppo bravo,
farà troppo bene, ma allora il bene che farà non porta la nostra etichetta, ma l'etichetta di una
competenza culturale e organizzativa che illustrerà non l'etichetta ma la professionalità. Dunque
mandiamolo altrove. Ripeto: questa è solo un'ipotesi. Non muovo delle accuse, sono solo curioso di sapere.
Ci devono una spiegazione che sia valida, esauriente. Devono tener conto che il dott. Rissone ha avviato
particolari operazioni molto delicate e importanti, come quella specie di convenzione con le strutture d'oltralpe,
che il dott. Rissone conosceva a menadito i problemi della nostra Usl, devono tenere conto di questo. Perché
noi non vogliamo solo sapere se è stato bene fare così, ma se è stato meglio. Non solo
vogliamo una spiegazione ma vogliamo essere convinti. La Regione deve convincerci. Questa Regione che ci
trascura, ci snobba, ci tratta come parte residuale. Per una volta tanto che aveva scelto la persona giusta nel
posto giusto, arrivano quelli della liberta che disfano tutto. Sono cose insopportabili.
Vitt
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