Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da Eco delle Valli Valdesi del 31-03-1995
Il progetto è del direttore della Usl 10, Rissone, e coinvolge anche l'alta val di Susa
Verso un distretto alpino e transfrontaliero?
Nei mesi caldi della discussione sull'accorpamento delle tre Usl pinerolesi venne lanciata dall'allora
coordinatore sanitario della 43, Giovanni Rissone, ora direttore generale dell'Usl 10, la proposta di una Usl
alpina; ora questo progetto riemerge, e fa discutere i Comuni potenzialmente interessati della val di Susa: si
parla questa volta di un "distretto alpino".
"Ne abbiamo parlato con il direttore generale dell'Usl 5, il dott. Coppola - spiega Giovanni Rissone - preso
atto della sua difficoltà a gestire le zone montane di quella Usl ho espresso la mia disponibilità
ad inserire nei prossimi progetti Interreg 2, che comprenderanno anche la sanità, con Briançon; in
secondo luogo ci siamo detti disponibili a mettere in piedi in via sperimentale un primo distretto alpino che
andrebbe da Fenestrelle a Claviere (sede geografica Sestriere) per dare quei servizi che la gente non ha: basti
pensare che da anni il Comune di Pragelato mette un alloggio gratis a disposizione di un medico che non
c'è. Si e definito cosi un rapporto ufficiale fra le due Usl e si è fatto un incontro in
Comunità montana Alta val di Susa, a cui non si sono presentati i comuni si Oulx e di Cesana, per
illustrare le finalità del progetto di distretto alpino; ci siamo rivisti a Sestriere (e questa volta gli
amministratori di Cesana erano presenti) e alcuni Comuni hanno già deliberato l'adesione al progetto:
vorremmo così poter arrivare a una "mobilità sanitaria transfrontaliera", coinvolgendo
ufficialmente l'ospedale di Briançon".
C'è chi, fra gli amministratori della val di Susa, teme che i loro cittadini debbano andare all'ospedale
di Pinerolo, sobbarcandosi due ore di viaggio con in mezzo un colle di 2.000 metri. "Non è assolutamente
vero - aggiunge il dott. Rissone -; nel senso che gli ospedali sono ospedali pubblici: il problema non è
del cittadino che deve rendere gli ospedali più concorrenziali dando la possibilità alla gente di
andare, dove vuole, quindi non è vero che dovranno andare a Pinerolo. La differenza è che si
potranno finalmente avere dei servizi in loco che prima non c'erano".
Tuttavia nel territorio dell' Usl ci sono molti problemi aperti, tra di essi il pronto soccorso dell'Agnelli.
"Per l'attuazione della nuova costruzione - continua Rissone - ho ridotto i tempi di consegna da 300 a 150
giorni e portato la penale sui ritardi da 5 milioni alla settimana a.5 milioni al giorno, più denuncia
penale per ogni persona che muore per mancanza di rianimazione dopo il 150 giorno; i lavori sono stati affidati
alla ditta Romeo che inizieranno a giorni. Per fine ottobre (in parallelo sono partite le gare per le
apparecchiature del Dea e rianimazione, 1.700 milioni) potremo finalmente dare il via al servizio. Entro il 31
maggio presenteremo poi alla Regione i progetti esecutivi per il nuovo lotto con la torre, sale di operazione e
collegamenti mediante elicottero".
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