GIOVANNIRISSONE
PSICHIATRA
MANAGER DELLA SANITÀ PUBBLICA E DELL'EMERGENZA
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Giovanni Rissone - Manager della sanità pubblica e dell'emergenza
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Giovanni Rissone - Una vita da matto vestito da dottore

Rassegna stampa su Giovanni Rissone

da Il Corriere Alpino del 20-02-1987

Esposto del coordinatore dell'Ussl 43

Una diagnosi errata all'ospedale Agnelli

"Paziente ha rischiato la vita"

Clicca per scaricare l'articolo originale (formato pdf) PINEROLO - Ussl contro Ussl a colpi, di esposti alla magistratura. Il coordinatore sanitario della unità sanitaria 43 della Val Pellice, Giovanni Rissone, ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Pinerolo contro l'ospedale "Agnelli" di Pinerolo, gestito dall'Ussl 44. L'esposto, inviato per conoscenza anche all'Ordine dei medici della provincia di Torino, si riferisce al "trattamento" riservato ad una paziente rimasta gravemente ferita in un incidente stradale.
Ricostruiamo la vicenda.
La dottoressa Irina Pastorino, del sistema epidemiologico dell'Ussl 43, a bordo della sua "126" nei giorni scorsi ha avuto un incidente: sbandando su una lastra di neve, la dottoressa era uscita di strada, riportando lesioni alla colonna vertebrale. Un volo di due-tre metri, la ricostruzione dell'incidente e il dato radiografico imponevano, secondo il denunciante, "un ben altro comportamento professionale".
"Dalla radiografie effettuate all'Agnelli - scrive Giovanni Rissone nell'esposto - non era stata rilevata la frattura della 2° vertebra cervicale". Era stato quindi disposto il trasferimento in ambulanza all'ospedale Molinette di Torino "solo per le fratture mandibolari diagnosticate, senza l'urgenza, senza l'assistenza medica qualificata, senza l'immobilizzazione della colonna cervicale, esponendo quindi a pericolo di morte la signora Pastorino".
Sull'ambulanza, durante il tragitto verso Torino, "Irina Pastorino ebbe vomito alimentare, con il rischio di morte per soffocamento". La donna, ricoverata alle Molinette, era stata sottoposta a radiografie e la "lettura" non aveva fatto altro che confermare la frattura della vertebra cervicale: per questo, la dottoressa era stata "immobilizzata" per evitare complicazioni neurologiche.
"Ricostruendo gli avvenimenti - scrive ancora Giovanni Rissone nell'esposto inviato alla magistratura - non posso che valutare grave il comportamento dei medici di guardia dell'ospedale Agnelli di Pinerolo". La vita di un essere umano è stata affidata al caso: "per i miei compiti e per la mia responsabilità nell'ambito dei doveri nell'Ussl 43, colpito dal comportamento dei medici di guardia dell'ospedale di Pinerolo - conclude Giovanni Rissone - come coordinatore sanitario e come cittadino non posso che sporgere denuncia, anche per gli altri cittadini che non possono o che non sanno".
A. C.

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