Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da La Stampa del 22-06-1985
Promossa dall'Usl, in una campagna di prevenzione
Val Pellice: indagine sui denti dei bambini
Su 860 studenti, in età tra gli 11 e i 15 anni, è risultato che solo il 7,5 per cento ha una
bocca sana - Manca l'educazione sanitaria
"Su 860 alunni delle medie della valle, in età compresa tra gli 11 e i 15 anni, il 39,9 per cento (343)
ha i denti in cattive condizioni, per il 33,8 per cento (291) la valutazione è insufficiente, per il 18,8
(162) è sufficiente, mentre solo per il 7,5 per cento (64) è buona". Sono le prime conclusioni di
un'inchiesta promossa dall'Usl della Val Pellice nel quadro della campagna di prevenzione e di cura odontoiatrica
fra la popolazione infantile. L'hanno portata a termine gli specialisti della divisione di odontostomatologia
dell'ospedale Mauriziano di Torino, incaricati anche di preparare un piano di intervento profilattico-terepautico.
Spiega il dott. Giovanni Rissone, coordinatore sanitario dell'Unità sanitaria locale: "È il primo
passo per sconfiggere la carie e le altre patologie della bocca. Nelle scuole della valle, purtroppo, non si è mai fatta
educazione sanitaria e solo il 15 per cento dagli alunni intervistati ha detto di usare lo spazzolino, tutte le
volte, dopo i pasti".
La media di carie per ogni alunno delle medie della Val Pellice è di 3,3. Un dato preoccupante per i suoi
riflessi a lunga scadenza visto l'alto numero delle otturazioni riscontrate, dei denti da estrarre o mancanti.
Altrettanto allarmante è la valutazione dello stato gengivale (insufficiente per il 46,9 per cento dei
ragazzi e cattiva per il 25 per cento), dell'igiene orale (57,8 per cento insufficiente; 21,9 per cento
sufficiente; 18 per cento, cattiva), mentre la placca batterica risultata presente nel 90,9 dei ragazzi.
La cattiva educazione sanitaria la scarsa igiene e l'abitudine di tenere le dita, la penna od altri oggetti in
bocca sono, ovviamente alla base delle patologie riscontrare dall'equipe del Mauriziano. Precisa il dott. Rissone:
"Intendiamo distribuire nelle scuole opuscoli e tenere lezioni di igiene agli alunni senza dimenticare che molto
dipende dalle abitudini alimentari. È una strada che dà buoni risultati. Ad esempio nelle scuole
della Nuova Zelanda, con questi sistemi, sono riusciti a ridurre la carie dal 90 al 10 per cento".
L'indagine sarà presto estesa agli scolari di tutte le elementari e materne della valle. L'Usl vuole avere
un quadro completo delle malattie della bocca più diffuse.
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