Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da Eco delle Valli Valdesi del 31-08-1984
Iniziativa della comunità Montana Val Pellice
Far salute
Il mantenimento dello stato di salute della persona al centro dell'attenzione del sistema sanitario voluto
dalla riforma di cinque anni fa
Con questo titolo accattivante si sono svolte a cura dell'Amministrazione comunale di Torre Pellice e della
locale U.S.S.L. due interessanti serate coordinate dal Dott. Mathieu, primario dell'Ospedale Valdese di Torre
Pellice e dal Dott. Rissone, coordinatore dell'U.S.S.L. 43.
Con l'avvento della Riforma Sanitaria finalmente anche nel nostro paese ci si è posti il problema che sta
a monte dello stato di malattia ad è quello del prevenire il suo insorgere. Il concetto di per sé
molto semplice richiede però un grosso cambiamento nel modo stesso di intendere il ruolo del medico, della
medicina e non solo fra gli addetti ai lavori, ma anche fra la popolazione che è l'utente. In fondo siamo
ancora legati allo schema del medico della mutua al quale ci rivolgiamo quando qualcosa non va, ci sottoponiamo
alle sue prescrizioni, ma non appena rileviamo qualche sintomo di ripresa, dimentichiamo tutte le precauzioni fino
alla prossima volta in cui avremo nuovamente bisogno di lui. Ci è quindi ancora difficile pensare alla
figura dell'operatore sanitario come consulente del nostro mantenerci in salute, come colui che controlla e da
indicazioni su come intervenire sulle cause che ingenerano malattie, ecc.
Ed ancora non siamo abituati a considerare che i problemi della salute sono intimamente legati ai problemi sociali,
all'organizzazione che ci diamo sul territorio, alla qualità delle abitazioni, alla qualità e
quantità di servizi presenti.
Per dimostrare questo nesso nella seconda serata sono stati gli operatori stessi, sia sanitari che sociali, a
presentare il loro lavoro, i programmi e gli obiettivi. Non a caso ad aprire la serie degli interventi a stato
il veterinario come operatore chiamato ad operare non solo nel campo della zootecnia ma come controllore della
materia prima degli alimenti. Si è passati poi a parlare di controlli sulla produzione degli alimenti; al
controllo della nocività degli ambienti, delle lavorazioni industriali ed artigianali, sino ai programmi
per la tutela dell'infanzia ad iniziare dal concepimento ed infine dei programmi per la terza età (foyer,
centri d'incontro, assistenza domiciliare) compresa la ginnastica riabilitativa e quella per gli "anta" e
naturalmente del medico di base e dell'uso dei farmaci. Da tutto questo caleidoscopio di iniziative a emersa
l'esigenza di assicurarne un costante collegamento. Gli operatori della zona da parte loro hanno confermato la
loro volontà di operare questa saldatura che naturalmente necessita della collaborazione della
popolazione a tutti i livelli. Questo processo di maturazione e di partecipazione attiva deve continuare
progressivamente, non ci si può illudere che vi siano vistosi salti di qualità, ma acquisizioni
culturali stabili a possibile prevederne.
Da questo quadro di iniziative verrà anche rivalutato il ruolo del medico, richiesto non solo più
come dispensatore di terapie e medicinali, ma come consulente della salute. Egli ha a sua disposizione le
tecniche più avanzate della ricerca, ma ha anche l'onere di interpretare con attenzione le linee di
tendenza. Questo concetto è stato bene sottolineato nella prima serata dal Dott. Mathieu.
In definitiva un quadro interessante si pone dinanzi per gli anni a venire. A tutti spetta con la propria
partecipazione darne il tono e le sfumature.
Adriano Longo
Torna all'elenco degli articoli