Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da La Stampa del 14-05-1993
Centralino integrato per tutti i servizi di soccorso
Val Pellice, un unico pronto intervento
In Val Pellice il servizio sanitario di emergenza-urgenza è cosa fatta. Un numero di telefono (91.996),
con centralino operative ventiquattr'ore su ventiquattro, è il perno di una rete di collegamento radio in
grado di mobilitare la Croce Rossa, la Croce Verde, la Guardia medica e di allertare le altre forze di pronto
intervento, dai vigili del fuoco all'elisoccorso.
Il territorio della comunità montana Val Pellice è stato suddiviso in due zone di intervento: una
(Torre Pellice, Bobbio Pellice, Angrogna, Villar Pellice, Lusernetta, Rorà e parte di Luserna San
Giovanni), è stata assegnata alla Croce Rossa; la restante parte di Luserna, oltre a Bricherasio e
Bibiana, alla Croce Verde. "Per primi abbiamo fatto un passo avanti in attesa del sistema di soccorso su scala
regionale" spiega Giovanni Rissone, coordinatore sanitario dell'Usl 43. "L'attivazione di questa centrale di
coordinamento ha comunque avuto una premessa determinante: la formazione all'emergenza di tutti i medici di
base, della Guardia medica, del personale infermieristico dell'Usl che opera a domicilio, ed ora anche della
popolazione".
La gente ha risposto con entusiasmo. Al corso si sono già iscritti in 110, per imparare a far fronte ad
emorragie, ferite, choc, traumi, fratture ed addestrarsi alle tecniche di rianimazione. "Con la razionalizzazione
del servizio di urgenza-emergenza - continua Rissone oltretutto verranno meno situazioni conflittuali, come la
corsa all'accaparramento del "caso" tra centri di soccorso, privilegiando la cultura dell'emergenza".
Non mancano neppure le controversie, come a proposito dei tempi impiegati per il soccorso di Fabio Dambra, un
dodicenne di Luserna precipitato dal quarto piano di casa sua alla fine di aprile e rimasto a lungo in attesa
del trasporto in ospedale, nonostante le fratture multiple e la rottura della milza.
a. tav.
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