Rassegna stampa su Giovanni Rissone
da L'Unità del 05-10-1983
La nostra salute
Ecco come la Val Pellice vuol difendersi dall'ipertensione
"Attenzione! La pressione alta è un nemico silenzioso. Impara a conoscerlo!" Questa scritta di perentoria
efficacia campeggia sulla copertina di un piccolo opuscolo diffuso tra gli abitanti della Comunità montana
Val Pellice - USL 43.
Eppure, anche se assai pericoloso, è un nemico molto spesso sottovalutato: su cento persone che hanno la
pressione alta "50 non lo sanno, 25 lo sanno e non si curano, 13 lo sanno e si curano male, soltanto 12 lo sanno
e si curano bene". Teniamo presenti alcuni dati di grande interesse: dalla relazione sullo stato di salute dei
piemontesi per il 1980 risulta chiaramente che nella nostra regione il 50,32% delle cause di morte dipende da
malattie cardiovascolari e che "di sola ipertensione muoiono 1.200 persone all'anno, cioè oltre il 4% dei
decessi per malattie cardiovascolari in genere".
Sapere se si è ipertesi, ed eventualmente curarsi nel modo più appropriato, è dunque molto
importante: la pressione alta danneggia le arterie (soprattutto quelle di organi fondamentali) e col tempo
può provocare danni e malattie anche gravi come la trombosi o emorragia cerebrale, l'infarto,
l'insufficienza cardiaca o renale, alcune malattie degli occhi fino alla cecità ecc.
L'ipertensione è un problema grave diffuso e ma anche facilmente diagnosticabile senza esami costosi e
terapeuticamente risolvibile. Queste ed altre considerazioni hanno indotto la Comunità della Val Pellice e
l'USL 43 ad avviare un'indagine che, mediante la misurazione della pressione, portasse ad identificare i soggetti
ipertesi. La ricerca - condotta in collaborazione con l'Università di Torino - è iniziata nel 1981,
ed è giunta ora in una nuova fase: quella di un "progetto di educazione sanitaria sull'ipertensione",
che è stato illustrato qualche giorno fa nel corso di una conferenza stampa.
A partire dal 3 ottobre, si procederà anzitutto ad "un controllo a tappeto di tutta la popolazione
dell'USL 43 dai 20 anni in su attraverso la misurazione gratuita della pressione nei tre presidi ambulatoriali
della Valle"; in seguito, ai cittadini verrà sottoposto un questionario "per evidenziare l'atteggiamento
assunto nei confronti dell'affezione stessa". I risultati così ottenuti verranno poi studiati e
consentiranno di formulare ed attuare ulteriori attività di prevenzione ed educazione alla salute: "entro
un anno e mezzo circa - è stato detto - sarà possibile concludere il progetto", arrivando "ad una
classificazione di tutta la popolazione esaminata e ad attuare gli interventi necessari per ogni categoria
individuata".
Se è vero - come è vero, anche se questo principio viene da certuni messo perennemente in
discussione... - che il cardine, il primo degli obiettivi posti dalla Riforma Sanitaria è quello di
prevenire le malattie attraverso la partecipazione della gente al processo di informazione ed educazione alla
salute prima ancora che con le cure, il "progetto ipertensione" che vede la luce in Val Pellice si inserisce
certamente in questo solco. E vi si inseriscono anche, malgrado i continui e pesanti attacchi al settore
"Sanità", tutte le iniziative di tal genere che - "legate alle realtà territoriali e alle
specifiche condizioni di vita delle popolazioni a cui si riferiscono" - vanno senza sosta moltiplicandosi in
tutto il Piemonte.
Rita Rutigliano
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